I felini comunicano non solo con la voce ma anche, anzi soprattutto, con la coda. Gonfia, verticale, a punto interrogativo: ogni centimetro di coda ha un suo significato.
La coda di un gatto. è in costante movimento: dritta, agitata, a forma di punto interrogativo, gonfia o bassa, qualsiasi sia la posizione, di sicuro non è mai casuale. Comprendere il tuo amico a quattro zampe significa, quindi capire anche il linguaggio della sua coda. La giusta interpretazione dei suoi segnali, del resto, pone le basi di un legame più stretto fra te e il tuo animale e di una convivenza lunga e felice. Ecco nel linguaggio dei gatti che cosa dicono le 10 classiche posizioni della coda.
I 10 movimenti della coda nel linguaggio del gatto
- Coda dritta del gatto. Puntata su verso l'alto, a formare un angolo retto con il dorso, è una delle posizioni più classiche: è il segnale di un saluto, il suo ciao ma anche la sua gioia nel vederci, e spesso è il momento prima del contatto, in cui il micio studia chi ha davanti prima di avvicinarsi.
- Coda dritta (con curva) del gatto. Sempre puntata verso l'alto, ma con l'estremità che curva su se stessa, a formare un ricciolino, talvolta un piccolo punto di domanda: in questo caso la coda alzata esprime la curiosità del gatto per quel che ha davanti a sé.
- Coda dritta che si muove. Ancora una coda tenuta su dritta, ma che questa volta si muove come se tremasse, pur restando compatta e con il corpo rilassato, è un segnale ancora positivo: è il modo del gatto per farti le feste!
- Coda del gatto in linea con il dorso. Dritta, sembra essere la prosecuzione naturale del dorso, al massimo si muove lentamente e morbidamente a destra e sinistra: è un segnale di un interesse più tiepido verso qualcosa o qualcuno.
- Coda del gatto che si agita velocemente. È un chiaro segnale di agitazione del gatto, forse paura o fastidio, spesso sintomo di rabbia. Guardati intorno per capire cosa lo disturba.
- Coda curva del gatto e pelo dritto. Potrebbe essere un segnale di forte rabbia, ma anche di paura, spesso questo comportamento avviene quando il gatto ha davanti un altro animale vissuto come suo avversario.
- Coda bassa e punta contratta. Più che davanti a un avversario, qui il micio ha appena scovato una preda e si prepara... all'attacco.
- Coda nascosta del gatto. Se è mimetizzata tra le gambe e il ventre, è un segnale di paura e significa che il gatto si sente minacciato senza sapersi proteggere.
- Coda a sfinge. Seduto, la coda avvolge le zampe anteriori, nella tipica posizione della sfinge. È l'apoteosi del relax e spesso in questa posizione il gatto si assopisce e si riposa a lungo.
- Coda in movimento che descrive ampi semicerchi. Il gatto è emozionato ma non sempre positivamente.
Coda sì, ma non solo
Tuttavia, è importante ricordare che non si dovrebbe interpretare il linguaggio del gatto attraverso uno solo dei tanti segnali che fornisce. La coda, fondamentale veicolo di informazioni, va valutata in rapporto al resto del corpo.
Un esempio che può essere utile: se il tuo micio è rilassato - e lo capisci dai suoi occhi, dalle orecchie, dal pelo - ma la coda si è mossa frustando il pavimento, non pensare che sia per forza nervoso. Probabilmente ha solo scacciato una mosca o una formica. Mentre la stessa identica posizione accompagnata però da un’espressione nervosa e da pupille dilatate, indica nervosismo. Coda sì, dunque; ma osservata unitamente a bocca, occhi, a pelo e orecchie.