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Sindrome di Cushing nei cani: sintomi e trattamento

Sindrome di Cushing nei cani: sintomi e trattamento

6 min di lettura

La sindrome (o morbo) di Cushing è una condizione ormonale relativamente comune nei cani di mezza età o anziani. A seguire, la nostra guida per scoprire di cosa si tratta, quali sono le cause e come prendersi cura di un cane a cui è stata diagnosticata.

Man mano che gli anni passano, i livelli di energia del proprio cane tendono a diminuire, ma sapevate che potrebbe anche indicare qualcosa che non ha nulla a che vedere con la vecchiaia? In alcuni casi, è uno dei segni di una malattia nota come sindrome di Cushing. Ecco quel che c’è da sapere.

Che cos’è la sindrome di Cushing nei cani?

La sindrome di Cushing, nota anche come iperadrenocorticismo, è più comune nei cani di età superiore ai 7 anni. La malattia comporta una produzione eccessiva di cortisolo, un ormone steroideo naturalmente prodotto che viene spesso definito ormone dello stress. Questo ormone è essenziale per l’organismo e agisce favorendo la risposta dell’organismo alle situazioni di stress (reazione di ""attacco o fuga""). Tuttavia, i livelli elevati osservati nella sindrome di Cushing causano uno squilibrio nella regolazione ormonale nell’organismo e portano ai sintomi associati appunto alla malattia.

La causa più comune di questa sindrome nei cani è un tumore benigno situato all’interno dell’ipofisi, ovvero una ghiandola che si trova nel cervello. Questa ghiandola, l’ipofisi, invia dei messaggi alle ghiandole surrenali, che sono responsabili della produzione di cortisolo. Se questi messaggi continuano a essere inviati anche quando non è necessario, la produzione di cortisolo sarà eccessiva.

Quali sono i sintomi della sindrome Cushing nei cani?

Questa sindrome passa spesso inosservata all’inizio e tende a progredire gradualmente. Poiché la malattia colpisce i cani di mezza età e quelli anziani, i sintomi sono spesso attribuiti all'invecchiamento.

Il cortisolo è un ormone fondamentale per diverse funzioni e organi, il che significa che agisce in vari modi in tutto il corpo. Pertanto, l’eccessiva produzione può influenzare una serie di sistemi dell’organismo e provocare vari sintomi, molti dei quali non specifici. L'elenco dei sintomi nei cani varia a seconda dei casi ed è importante consultare il veterinario anche nel caso in cui non si notano tutti i segni clinici elencati qui di seguito.

Ecco alcuni dei sintomi più comuni della sindrome di Cushing nei cani:

  • Aumento della sete e dell'appetito
  • Aumento della produzione di urine
  • Letargia o pigrizia
  • Perdita del pelo
  • Pelle sottile
  • Aumento delle dimensioni dell’addome
  • Respiro affannoso
  • Perdita generale del tono muscolare
     

Come viene diagnosticata la sindrome di Cushing nei cani?

Molti dei sintomi della sindrome di Cushing non sono specifici e possono indicare altre patologie. Il veterinario farà una serie di domande per capire quali sintomi avete notato nel cane. Eseguirà anche un esame clinico approfondito per verificare eventuali segni visibili di malattia.

Il veterinario può quindi consigliare di effettuare dei test diagnostici specifici. Di solito si parte da degli esami del sangue così da poter escludere altre malattie. Anche gli esami colturali delle urine possono fornire informazioni utili. A seconda dei risultati, può essere raccomandata la diagnostica per immagini, come ad esempio l'ecografia addominale.

Come si tratta la sindrome di Cushing nei cani?

Il piano terapeutico e di gestione dipende dalla forma di iperadrenocorticismo che è stata diagnosticata al cane. Nella maggior parte dei casi si consigliano farmaci per mantenere sotto controllo la produzione di cortisolo e i livelli ormonali entro un range adeguato. Il monitoraggio costante da parte del veterinario contribuirà a garantire che il trattamento funzioni correttamente.

Se il cane sta assumendo farmaci per la sindrome di Cushing e mostra segni come spossatezza improvvisa, vomito, diarrea o addirittura collasso, contattate d’urgenza il veterinario. Questi possono indicare che i livelli di cortisolo sono stati ridotti troppo e il cane potrebbe avere una ""crisi addisoniana"" a causa di un’insufficienza di cortisolo.

In alcuni casi di iperadrenocorticismo surrene-dipendente, il veterinario può raccomandare una terapia chirurgica per rimuovere il tumore. 

Se il cane manifesta i sintomi della sindrome di Cushing e nel frattempo assume steroidi per gestire una condizione diversa, consultate sempre il veterinario prima di diminuire o interrompere il trattamento steroideo. È importante assicurarsi che il cane non lo smetta troppo rapidamente poiché rischia gravi effetti collaterali. Il veterinario vi guiderà attraverso il processo di sospensione graduale e progressiva del trattamento in modo sicuro, se necessario.

La sindrome di Cushing può verificarsi in forma lieve, il che significa che il cane potrebbe non aver bisogno di cure nell'immediato. Diventerà essenziale quindi effettuare regolari controlli veterinari così da monitorare attentamente la progressione della malattia, nel caso in cui fosse necessario iniziare una terapia in futuro.

Si può guarire dalla sindrome di Cushing?

La maggior parte dei casi la guarigione non è possibile, ma può essere trattata con successo per molti anni.

Una volta cominciata, la terapia dovrà continuare per tutta la vita del cane e sarà necessario organizzare visite periodiche dal veterinario per il monitoraggio a lungo termine della salute del vostro amico a quattro zampe. Nei casi di iperadrenocorticismo surrene-dipendente, la rimozione chirurgica di un tumore può essere risolutiva.

Una volta iniziata la terapia adeguata migliorerà lo stato generale di salute, è comunque importante consultare il veterinario a ogni cambiamento della sintomatologia.