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Come fare con cane adolescente

La seconda fase di crescita del cucciolo: come vivere questo periodo critico

7 min di lettura

Quando il cucciolo raggiunge i sei mesi di vita, scopri improvvisamente che è entrato nella seconda fase di crescita. Questo è un periodo che molti proprietari non prevedono e spesso si aspettano che il loro cane scivoli tranquillamente e senza scosse dall'infanzia all'età adulta ma questo non potrebbe essere più lontano dalla verità.

C'è una ragione per cui la maggior parte dei cani che vengono portati al canile hanno di solito un'età tra i 6 e i 18 mesi. Come per l'adolescenza negli esseri gli umani, la seconda fase di crescita del cane può essere un momento difficile. Con un po' di preparazione, una buona dose di pazienza e le informazioni giuste scoprirai che puoi affrontare tutti i problemi che può comportare vivere con un cucciolo di questa età. E potrete attraversare insieme questo periodo importante, senza che tu ti senta impazzire e ritrovandovi con una relazione ricca di affetto e comprensione.

Quando il cucciolo entra nella seconda fase di crescita?

A seconda della taglia, la seconda fase della crescita può iniziare in momenti diversi e durare per periodi di tempo variabili. Ad esempio, i cuccioli di taglia piccola sono considerati adulti attorno all'anno di età, mentre quelli di taglia grande attorno ai due anni.

Cosa succede durante la seconda fase di crescita del cucciolo?

Durante questo periodo si completano diversi processi di sviluppo. Conoscerli e sapere quali effetti possono avere sul comportamento del tuo cucciolo, ti aiuterà ad essere pronto ad affrontarli e contemporaneamente ridurrà il tempo in cui avranno un impatto sulla vita di entrambi.

La seconda fase di crescita del cucciolo è il momento in cui inizia a diventare più indipendente. A questa età, il giovane cane (o cucciolone) incomincia a considerare il mondo come un adulto. Quindi non si rivolgerà più a te per cercare sicurezza e probabilmente si comporterà in modo più libero e autonomo. Questo può spesso tradursi in una serie di comportamenti ai quali non sei abituato: ti ascolta di meno, vaga più lontano quando passeggiate, tarda a tornare quando lo richiami a te. E non importa quanto ti sgoli. Addirittura potrà mettersi a correre e ti ignorerà. Ti sembrerà di aver fallito nella sua educazione e che lui non ha mai imparato veramente il tuo richiamo. Ma non disperare!

Come comportarsi con un cucciolo in questa fase?

L'importante è rimanere calmi. Non punirlo in alcun modo perché questo renderà ancora meno probabile che abbia voglia di venire da te. Invece, torna alle origini e riprendi l'educazione al richiamo. E premialo, tanto. Una cosa ancora più importante è non lasciare che il tuo giovane cane ribelle prenda l'abitudine di non tornare. Utilizza il guinzaglio lungo per alcune settimane, in modo che abbia ancora la libertà di correre, annusare ed esplorare ma che comunque non si allontani eccessivamente da te e rimanga distante da possibili pericoli. In questo modo, accorcerai questo periodo di fuga e rimetterai in carreggiata l'educazione in tempi relativamente rapidi.

Perché il mio giovane cane è diventato improvvisamente pauroso?

I cani attraversano un secondo periodo, tra i 6 e i 18 mesi di età, in cui hanno paura. A volte questo accade una volta sola, ma in altri cani può ripresentarsi più volte, e può coincidere con picchi di crescita ormonali. Questo periodo è caratterizzato dal fatto che il tuo cucciolo reagisce o si spaventa per cose che non lo hanno disturbato in passato: persone strane, cani sconosciuti, oggetti o luoghi mai visti prima ecc. Gestire questo periodo in modo appropriato è importante perché è il momento in cui è più probabile che si verifichi nella sua memoria la registrazione indelebile di un singolo evento. In altre parole, una brutta esperienza in questo momento può avere un effetto duraturo sul suo comportamento, anche se tutte le interazioni precedenti sono state positive.

Come una buona socializzazione del cucciolo si rivela utile proprio durante la seconda fase di crescita

Osserva attentamente il tuo cucciolo e nota se sembra reagire in modo diverso alle cose che normalmente gestiva senza difficoltà. Non stargli addosso e non punirlo per questi comportamenti, altrimenti potresti esasperare la sua paura. Ricorda invece le tecniche iniziali che hai usato per la sua socializzazione e lavora su quelle per rendere positivi tutti gli incontri. Non forzare il tuo cane ad affrontare le proprie paure, ma mantieni tra lui e ciò che ora lo spaventa una distanza confortevole, dove lui non si senta timoroso o obbligato a reagire. Lascia che si avvicini, si ritiri ed esplori con i suoi tempi e ricompensalo con carezze o parole di incoraggiamento per fargli capire che tutte le interazioni sono positive.

In questo periodo evita, per quanto è possibile, gli incontri negativi o le situazioni che possono potenzialmente metterlo in agitazione perché una brutta esperienza fatta ora potrebbe influire sul modo in cui il tuo cucciolo guarda il mondo e condizionare il suo comportamento da adulto. Il processo di socializzazione continuativo è determinante, ma in questo periodo delicato limitalo ai cani, alle persone e ai luoghi che conoscete, perché è meglio che il cucciolo non faccia delle brutte esperienze. Quindi, andate a spasso, continua a incoraggiare il tuo cucciolo a essere socievole ma cerca sempre di fare sì che esperienze e incontri siano per lui qualcosa di positivo e divertente.

I cuccioli nella seconda fase di crescita stanno “mettendo i denti”?

Come se non bastasse dover affrontare i turbamenti della seconda fase di crescita, il tuo cucciolo, a circa sei mesi di età completerà anche la sua dentizione da adulto. E i denti nuovi dovranno assestarsi correttamente nelle gengive attraverso la masticazione. Molti proprietari non capiscono questa necessità e pensano che il loro cane sia preso da un'improvvisa voglia di distruggere tutto quello che trova, quando in realtà ha veramente un bisogno di rosicchiare. I giochi che possono essere riempiti con snack o crocchette potrebbero essere la soluzione ideale per affrontare questa situazione, offrono al cane l'opportunità di esercitare a dovere la masticazione e possono salvare i mobili e scarpe dalla devastazione!

I migliori consigli per superare i contrattempi della seconda fase di crescita del cucciolo

  • Non pensare che il tuo cucciolo sia improvvisamente diventato “difficile”: gli sbalzi ormonali sono problematici da superare e il cane ha bisogno della tua guida.
  • Continua l'educazione con il tuo cane. E non perdere la pazienza se non è così concentrato come prima o sembra aver dimenticato tutto ciò che aveva imparato.
  • Fai sì che tutte le interazioni sociali del cane siano positive ed evita con cura che il tuo cucciolo venga a contatto con cani aggressivi perché in questo momento questi incontri possono influire molto sul comportamento che il tuo cucciolo avrà da adulto.
  • Lascia che il tuo cane giochi solo con i cani che conosce e con cui va d'accordo.
  • Preparati al fatto che il tuo cane sia inquieto o impaurito e non sappia come affrontare cose o situazioni che in passato non gli davano problema. Il cane sta rivalutando tutto quello che gli capita con uno sguardo nuovo, da adulto, quindi sii attento a queste paure come facevi quando era cucciolo.
  • Se sei preoccupato dal comportamento del tuo cane, parla con un medico veterinario comportamentista o un esperto in comportamento che può aiutarti a superare questo periodo delicato.

A volte ti capiterà di pensare che il tuo cucciolone stia mettendo intenzionalmente alla prova la tua pazienza. Non è così: questo è un momento di sviluppo complesso per lui. Tienilo a mente e, con un po' di lavoro di squadra, lo supererete insieme. Se hai bisogno di aiuto per insegnare le buone maniere al tuo cucciolo ribelle, leggi la nostra guida in cui troverai tutti i suggerimenti utili per la sua educazione e come reintrodurre le buone abitudini anche nella seconda fase di crescita. Ricordati: se hai dei dubbi sul comportamento del tuo cane, consulta un medico veterinario comportamentalista o un esperto in comportamento qualificato.