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Come accarezzare un gatto: pelo e (mai) contropelo

4 min di lettura
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Consigliato da Gourmet

Sotto al mento, dietro le orecchie e in fondo alla schiena alla base della coda: sono alcuni dei posti in cui solitamente i gatti preferiscono ricevere carezze e grattini. Tuttavia, non tutti i gatti sono uguali e ognuno ha il suo carattere e le sue predilezioni. Così, quello che puoi fare quando ti ritrovi ad avere a che fare con un nuovo micio e desideri capire come è meglio accarezzarlo, è lasciare innanzitutto che sia lui ad avvicinarsi a te per primo e quindi studiarne movimenti e comportamento.

Come prendere confidenza con il gatto

Se il gatto si avvicina, ti segue e arriva perfino a strusciarsi contro le tue gambe, non significa necessariamente che ti stia dando il permesso di toccarlo. Semplicemente può essere che sia affamato e in cerca di cibo, ma non per questo in vena di coccole.

Puoi quindi fare un piccolo test per valutare la sua predisposizione nei tuoi confronti e offrirgli la punta del tuo dito indice da annusare, con il resto della mano chiusa a pugno. Mediamente infatti un gatto non sa resistere a questo gesto e, se ben disposto, non si limiterà ad un'annusatina, ma si spingerà oltre sfregando le guance paffute contro il dito, sollevando il mento e invitandoti a grattare proprio lì sotto. In pratica sarà il gatto stesso a suggerirti come accarezzarlo, magari arrivando a strusciare la nuca contro il palmo della tua mano, incitandoti a suon di fusa, con gli occhi socchiusi. Nel caso, non lasciarti sfuggire l’occasione e prodigati in generose carezze e stuzzicanti grattini dietro le orecchie. Ma attenzione a non esagerare: se le fusa cessano e se il gatto accenna improvvisamente a mordicchiare la mano che lo sta accarezzando, significa probabilmente che ne ha abbastanza e che è giunto il momento di smetterla.

Perché i gatti alzano la coda quando li accarezzi?

Quando il gatto si fida non esita a offire la schiena alle carezze: il dorso incurvato in un movimento lento e sinuoso mentre si strofina su di te, la coda alta, dritta e vibrante, sono segnali che con tutta probabilità il gatto è ben disposto a una carezza.

Inizia quindi a far correre la mano lungo il suo pelo partendo dalla testa, tra le orecchie, cominciando con una grattatina, per poi proseguire con una carezza leggera che segua le curve della sua schiena, per arrivare giù fino alla base della coda, dove molto probabilmente il godutissimo felino gradirà un’altra grattatina. La parte finale della schiena, infatti, è un punto molto sensibile per molti gatti, che dimostrano di gradire le carezze in quel punto sollevando la coda e addirittura inarcando il fondoschiena. Attenzione però: anche in questo caso non vige una regola universale ed esistono sicuramente gatti che non sopportano essere toccati lì. L’unico modo per capirlo è fare un tentativo poco insistente e osservare la reazione: se in risposta ricevi un miagolio stizzito evita di provarci una seconda volta.

Per capire meglio come interpretare il movimento della coda clicca qui.

Accarezzare il gatto sulla pancia: sì o no?

I gatti sono animali meravigliosi che tendono trappole agli umani ingenui. Una delle trappole più classiche è il gesto dell’offerta della pancia: il gatto si corica sul fianco e poi lentamente rotola sulla schiena incurvandosi da un lato e chinando il capo, con le zampine all’insù, guardandoti come se ti stesse invitando ad accarezzare quel pancino meraviglioso. Ecco, è a questo punto che scatta la trappola felina: quando la mano del malcapitato raggiunge il soffice pelo, le quattro zampe e la bocca del micio ci si fiondano sopra e la bloccano. In questo caso è meglio evitare di ritrarre la mano velocemente e restare invece fermi qualche istante per toglierla appena il gatto avrà allentato la presa. È probabile che un gatto che ti ama molto ti offra la pancia senza inganno, semplicemente per dimostrarti il suo affetto e la sua grandissima fiducia. Tuttavia, anche in questo caso, sarà lui a decidere come e quanto potrai coccolarlo così intimamente. Per non sbagliare, meglio evitare di accarezzare un gatto con cui non si è in confidenza nel punto per lui più vulnerabile e delicato, anche se ti sta attirando in un tranello assai invitante.

Ma lo sapevi che coccolare il gatto può perfino essere terapeutico? Per saperne di più leggi questo articolo.